«A sera la mi’ mamma la mi diceva:
Su, nini, ’gnamo a casa, che ci si fa un polentino, ’un vorrai mica morir di fame!
Oh mamma, ma ’un si mangerà sempre castagne e acqua, dico io!
Eh, cittino mio, che tu mugoli o ch’un tu mugoli, quassù l’è sempre pan di legno e vin de’ nuvoli».

Il ristorante

Arroccato, insieme al piccolo borgo montano in cui è inserito, sul versante occidentale del Pratomagno, Pan di legno è un ristorante di montagna atipico, con le radici ben piantate nel suo territorio e la testa che invece gli frulla sempre altrove.
Per questo posto abbiamo voluto lavorare di recupero: di oggetti, di ingredienti, di storie. Ma anche di invenzione e di suggestioni lontane, ascoltando il passato del borgo che abitiamo e provando a immaginarne il futuro.
Il cambiamento è l’unica costante. E allora noi ci addentriamo nella storia di questi luoghi e la mischiamo alle nostre, alla ricerca di un nuovo modo di essere gente di montagna.

La cucina

Pur con un occhio sempre alla tradizione, e dettata dai tempi della natura e dalle proposte dei produttori locali, la cucina del Pan di legno proprio non riesce a dimenticare le nostre origini, la vita che abbiamo avuto prima di qui e la gente che abbiamo conosciuto lontano da casa.

Vieni a scoprire i nostri piccoli segreti in uno dei nostri corsi!

Abbiamo lasciato andare molto delle nostre vecchie vite per venire a stare quassù, nell’intento di reimparare a esistere.
Volevamo vedere invecchiare il nostro cane, vedere invecchiare noi stessi, misurare gli inverni con la legna caricata da noi, fare cose semplici anche se non facili, buone e che sentivamo sensate.
E così è arrivato anche Pan di legno, che da qualche tempo ci rende felici di fare cose per chiunque passi a trovarci e ci dà da vivere, il nostro Pan di legno, che abbiamo voluto lento e ritirato come noi, atipico, ma col carattere di un montanaro vero, e che oggi vediamo camminare sulle sue gambe.

Lo scorso autunno il nostro piccolo ristorante di montagna è stato inserito nella guida Osterie d’Italia 2025 di Slow Food Editore.

La montagna

Le storie di questa montagna sono negli occhi della gente che se ne prende cura. Storie di boschi, di persone povere e industriose, di pietre squadrate a mano, di funghi, erbe selvatiche, bestie e sentieri che pochissimi battono ancora.
Storie come quella del benestante figliolo del guardia e del “citto” del carbonaio senza terra che si intrecciano in un’amicizia che dura ancora. Storie di chi si è allontanato e poi è ritornato o dei giovani, sempre alla ricerca di qualcosa o di sé, finiti a incastonarsi fra queste rocce e questi boschi quasi per caso.

Vieni in escursione con noi!

Oppure passa da noi a ritirare una mappa dei principali sentieri della zona, noi ti aspetteremo per pranzo!

Chi siamo

Una salentina trapiantata e un valdarnese mezzo piacentino, uno di nascita, l’altra di desiderata adozione, entrambi di cuore toscano. Prima di Pan di legno eravamo molte cose, ma, per la maggior parte delle nostre giornate, facevamo la linguista e il manutentore. Ci siamo incontrati un giorno d’inverno, camminando in un bosco ai piedi dell’Amiata. Cercando entrambi di uscire da due vite che non ci calzavano più, senza però sapere bene dove andare, ci siamo inoltrati fuori sentiero, senza mappe, tanto per vedere dove si sbucava. Finché passo dietro passo siamo finiti in una nuova vita.